Giugno è il mese ideale per andare alla ricerca delle erbe selvatiche.
In questo periodo la natura si mostra estremamente generosa nell'elargirci rimedi da raccogliere e conservare tutto l'anno o da utilizzare freschi direttamente in cucina.
Il fatto di aver studiato botanica all'università mi aiuta certamente nella ricerca delle erbe spontanee, ma i migliori aiuti li ho ricevuti seguendo da piccola la mia nonna che viveva in piena campagna e mi portava con sè per campi e boschi in tutte le stagioni.
Nelle nostre zone del Nord Italia le erbe più raccolte perchè abbondanti sono: la cicoria selvatica, il tarassaco, la costolina o costola d'asino, l'ortica, il crescione, la borragine, la borsa pastore, la menta selvatica, la malva selvatica, la silene o erba del cucco, l'achillea, il trifoglio rosso, il farinello, la portulaca, i fiori di tiglio e le gemme del luppolo.
Per la maggior parte si tratta di erbe infestanti dall'incredibile forza vitale che riaccendono in noi la carica energetica giusta per affrontare al meglio l'estate ormai imminente.
Tra i fiori poi vi è sicuramente la calendula: la sua somiglianza con i raggi del sole è meravigliosa, tanto che la tradizione germanica la chiamava la "sposa del sole"; del resto le sue corolle si aprono ai primi raggi e si chiudono al tramonto. E' comune nei giardini a scopo ornamentale, ma utilizzata per le sue proprietà terapeutiche sia nell'ambito dei problemi femminili ( disturbi del ciclo mestruale ) sia di quelli cutanei ( per irritazioni alla pelle, piaghe, eritemi, scottature, eczemi).
Immancabile la regina di molti prati di questo mese è la malva selvatica che cresce un pò ovunque. Grazie alla sua ricchezza di mucillagini è indicata per proteggere la mucosa gastrica, con azione antispasmodica e rilassante. Blando lassativo adatto anche ai bambini, e ha un effetto espettorante per le infiammazioni dell'albero respiratorio. Si usano fiori e foglie sia freschi che essiccati.
Le foglie sono ottime per fare vellutate o minestre leggere ed i fiori guarniscono le variopinte insalatone estive o un semplice risotto. Foglie e fiori si possono raccogliere ed essiccare all'ombra.
E parlando di fiori non possiamo non farci inebriare dal profumatissimo tiglio, che proprio in questo periodo è nel massimo della sua fioritura. Raccolti ed essiccati i fiori e le brattee si possono utilizzare tutto l'anno per calde tisane rilassanti ed emollienti.
Meno note ma ottime per cure diuretiche, si possono usare le foglie del pesco per un infuso dall'azione sudorifera, diuretica, blandamente lassativa.
Infine per le nostre insalate possiamo sbizzarrirci nel decorarle con tanti fiori edibili come l'ambretta, la campanula bienne, il nasturzio, le pratoline, i fiori rossi-rosati del trifoglio, la salvia selvatica, l'acetosella dei boschi, le violette e i gigli arancioni, detti anche bella di un giorno per la loro fioritura che dura solo un giorno.